India, “Spirito Indiano”

La prima cosa che colpisce dell’India è l’odore dell’aria, che quasi ferisce le narici con la sua varietà: un profumo dolce e polveroso allo stesso tempo, che racchiude in sé l’essenza del paese e della gente.

È un misto di caldo secco, animali liberi, verdura fresca venduta su bancarelle agli angoli delle strade, corpi non lavati, mercati pieni di spezie, terra battuta, spazzatura all’aria aperta, fiori, gas dei tubi di scappamento, elettricità proveniente dai cavi elettrici scoperti intrecciati attorno alle finestre aperte e sospesi sulle strade, tutto questo e anche di più… tutto insieme.

La seconda cosa che colpisce è il rumore. Voci sempre altissime, strida di pneumatici, versi di animali di varie specie, canti rituali, rombo di motori, grida di scimmie… e il costante, infinito e persistente suono dei clacson, che si incrociano, cantano e si rispondono senza sosta, come se il cielo indiano non potesse sopportare la mancanza della voce della terra, e questa venisse sostituita dal suono dei clacson.

All’inizio si rimane storditi dall’olfatto e dall’udito, schiavi del caos sensoriale che provocano. Poi, però, si ha la (s?)fortuna di incontrare una scimmia che ci ruba gli occhiali, e con essi i paraocchi. È in quel momento che cominciamo realmente a vedere: la terza cosa che colpisce solo una volta passato lo stordimento, ma che è presente già dal primo momento in cui si mette piede giù dall’aereo, è il colore.

I colori dell’India sono riflessi negli occhi delle persone, soprattutto nel periodo dell’Holi Festival, la festa della primavera e della fertilità dedicata a Krishna, dove polveri colorate volano nell’aria al grido di “Hare Krishna! Radhe Radhe!” atterrando in dolci carezze sui volti, sugli abiti e sui corpi della gente. Gli assolati gialli, gli infuocati rossi, i fertili verdi, i notturni blu, i polverosi viola, i freschi rosa.

Tutto in India è colore, anche le anime delle persone. E nel momento in cui si alza la macchina fotografica per raccogliere un’immagine fugace, si imposta la luce e si ruota la ghiera dei tempi, le persone si voltano a guardarci e ci riconoscono, riconoscono il nostro fascino e il loro, e la scintilla che lo scatto raccoglie nei loro occhi ha l’esatto colore della loro anima, racchiudendo il vero spirito indiano.

India, Uttar Pradesh. Reportage 6-16 marzo 2017.

La mostra fotografica con gli scatti di questo reportage si è svolta a Milano presso il circolo culturale “Corte dei Miracoli” in data 1-31 marzo 2018, in occasione del Festival “IndiaVolati!” dedicato alla cultura indiana.